The Help di Kathryn Stockett è un libro indimenticabile. Una storia fatta di coraggio, dolore, verità e bugie.
Ambientato in Missisippi nel 1960 racconta la segregazione razziale con gli occhi della giovane bianca Eugenia "Skeeter" Phelan, della domestica di colore Aibileen e della giovane cuoca di colore Minnie.
Skeeter rientra a vivere in famiglia a Jackson dopo aver frequentato l’università lontano da casa. È una ragazza molto diversa dalle sue amiche di un tempo, già sposate e inserite nel modello di vita borghese. Il suo sogno è diventare una scrittrice, sogno che tiene segreto per non turbare la famiglia che la vuole solo sposa di un bravo ragazzo.
Aibileen è una domestica di colore di grande esperienza, materna e di grande cuore: ha allevato diciassette bambini bianchi, spesso al posto di madri assenti. Ma il suo unico figlio gli è stato portato via a 24 anni, per un incidente di lavoro.
Minny è la migliore amica di Aibileen, è una grande cuoca, ma è la donna più sfacciata e insolente di tutto lo stato. Bassa, grassa, tanti figli ed un marito violento, non riesce a tenere a freno la lingua e viene licenziata di continuo.
Negli anni 60 negli Stati del Sud iniziava a crescere la protesta, ma il colore della pelle era ancora un ostacolo e un motivo di razzismo. Nonostante questo, le tre donne si ritrovano a lavorare insieme ad un progetto segreto che le esporrà a gravi rischi, ma che le unirà per la vita.
Lo consiglio? Certo, questo libro fa ridere, piangere, riflettere... ho divorato le pagine per la curiosità, per l'ansia di sapere se le protagoniste sono riuscite nel loro progetto. Ho amato i colori del Sud, i personaggi del libro, lo stile dell'autrice. Ho odiato il razzismo, le parole che fanno male, la disillusione. Ho sperato che, chiuso il libro, tutto questo non si ripeta mai più.
Leggetelo e lo amerete. E poi guardate anche il film, è piaciuto persino a mio marito! :-)
Buona serata
Alessandra
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