martedì 5 novembre 2013

Tradizioni e storie di Natale - Il presepe

Oggi è martedì, e come tutti i martedì da quando è partita l'iniziativa TRE MESI DI IDEE PER NATALE vi voglio raccontare una tradizione di Natale.
Ho toccato argomenti diversi nelle settimane passate: da Babbo Natale (qui e qui) ad un racconto famoso come il Canto di Natale (qui) a come si festeggia nell'emisfero Australe (qui).
Oggi cercherò di raccontarvi qualcosa di più serio, ma ovviamente quello che vi dirò è come al solito frutto delle mie esperienze e delle mie letture, non voglio sostituirmi a nulla di ufficiale.

Questa premessa era per me obbligatoria, visto che affronterò l'origine del presepe... e non sono né una teologa né pretendo di esserlo, ma sono soltanto cresciuta in una famiglia cattolica e quindi da quando era bimba faccio il presepe a casa!

photo: Google

L'idea del presepe moderno è dovuta alla volontà di San Francesco d’Assisi di far rivivere, in uno scenario naturale, la nascita di Gesù Bambino. Quando il Santo assistette a Betlemme alle funzioni per la nascita di Gesù, rimase talmente colpito che, tornato in Italia, chiese al Papa, per il Natale successivo, di poter ripetere le celebrazioni.
Siamo intorno al 1200 e ai quei tempi le rappresentazioni, anche se sacre, si tenevano fuori dalle Chiese. Il Papa, quindi, permise a Francesco di celebrare una messa all'aperto e fu così che, la notte della Vigilia di Natale del 1223, in Umbria, fu allestito allestì il primo presepe vivente della storia. 

Parteciparono i contadini del paese, i frati con le fiaccole che illuminavano il paesaggio notturno e all'interno della grotta c'erano persino il bue e l’asinello. C'è una particolarità, però: in questo presepe mancavano i protagonisti principali: Maria, Giuseppe e Gesù Bambino!

Il primo presepe non vivente fu realizzato circa 50 anni dopo e si tratta di statuine in legno che rappresentavano la natività e i Magi. Questo presepio è conservato nella Basilica di Santo Stefano a Bologna. 
Da quel momento in poi, fino al 1400, gli artisti modellano statue di legno o terracotta. In poco tempo il presepio si diffuse dalla Toscana, al regno di Napoli e da lì in tutti gli Stati italiani.

Nel 1600 e nel 1700 ci fu l'inserimento della Natività, da parte degli artisti napoletani, in scene familiari e di vita quotidiana, introducendo personaggi colti nelle loro attività di tutti i giorni. 
Ancora oggi a Napoli questa tradizione è molto viva: ogni anno le bancarelle lungo la via San Gregorio Armeno vengono aggiornate con i personaggi e le situazioni attuali.
Dal 1600, il presepe iniziò a diffondersi anche nelle case dei nobili, come soprammobili o di vere e proprie cappelle in miniatura; durante il Concilio di Trento il Papa di allora incoraggiò questa usanza, poiché capace di trasmettere la fede in modo semplice e vicino alla gente.

Il secolo successivo i nobili facevano a gara a chi aveva il presepe più bello e sfarzoso e contemporaneamente inizia a diffondersi all'interno delle Chiese.

Solo alla fine dell'Ottocento il presepe si diffonde a livello popolare in maniera meno appariscente e si comincia ad utilizzare la cartapesta per le statuine. E da allora e arrivato fino ai giorni nostri.

La rappresentazione attuale del presepe è carica di simbologie:
- il bue e l'asinello sono i simboli del popolo ebreo e dei pagani, non vengono citati nei Vangeli;
- i Re Magi sono considerati un simbolo delle tre popolazioni del mondo allora conosciuto, ovvero Europa, Asia e Africa;
- gli angeli sono esempi di creature superiori;
- Maria ha un manto azzurro che simboleggia il cielo, San Giuseppe ha in genere un manto dai toni dimessi per rappresentare l'umiltà;
- osterie, commercianti e case sono stati aggiunti dalla tradizione napoletana.

Il presepe è un'usanza tipicamente europea; all'interno dei vari stati, però, l'unica costante rimane la scena della Sacra Famiglia, mentre cambiano materiali e stili di costruzione. 
Fuori dall'Europa, il presepe è stato diffuso dai missionari durante l'evangelizzazione degli indigeni e poi da questi adattato alle loro usanze.

Una curiosità: si dice presepe o presepio? La seconda indicazione è la più corretta, perchè deriva dal latino praesaepe, propriamente "recinto chiuso, greppia, mangiatoia"; composto daprae = "innanzi" e saepes = "recinto", ovvero luogo che ha davanti un recinto.

Io però dico presepe, perchè presepio sembra più antico :-D

Un abbraccio
Alessandra

3 commenti:

  1. Interessantissimo. Già sapevo della iniziativa originaria di S.Francesco, ma poi avevo solo idee confuse. Questo me lo segno, che lo rileggo con i bimbi! ^_^

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  2. Bellissimo questo post ^_^
    Ho appena ricevuto il premio che mi hai dato qualche giorno fa...grazie!!!Le risposte alle domande sono già sul mio blog:-)
    Grazie ancora di tutto!!
    A presto!
    Silvia

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  3. che bello....molto interessante saperre tutto questo sul presepe!^_^...stupendo!!!!^_^

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