martedì 1 ottobre 2013

Tradizioni e storie di Natale - Il canto di Natale di Charles Dickens

Immaginate una sera d'inverno, la neve fuori, il tepore di un caminetto in casa. Seduta su un divano, una coperta sulle gambe, una tazza di the (o di cioccolata calda) vicino. Una musica dolce, fatta di canti di bimbi e campanelli, risuona nella stanza.

In questa mia fantasia d'inverno, io mi immagino con un libro aperto davanti a me, immersa nella sua lettura.
Il libro è Il canto di Natale di Charles Dickens, uno dei racconti più magici che ho mai letto.

Voglio quindi iniziare la sezione "Tradizioni e storie di Natale", l'appuntamento del martedì dell'iniziativa Tre mesi di idee per Natale, raccontandovi questo libro, o meglio riportandovi alla mente la sua storia, se già lo conoscete.... cosa c'è di più natalizio del racconto A Christmas Carol?

Canto di Natale vs SOS Fantasmi

La storia è notissima: Londra del XIX secolo, vigilia di Natale. Ebenezer Scrooge, un vecchio ricco ma molto avaro, che non apprezza la bellezza della quotidianità e non riesce a godere del Natale, passa la sera a contare i soldi guadagnati durante l'anno e si rifiuta di aiutare chi ha bisogno o anche solo di passare la festa con la sua famiglia.
Proprio in questa notte, però, il fantasma del suo unico amico e socio in affari Marley, va a fargli visita, trascinando le catene dell’egoismo e dell’avarizia che ha forgiato in vita ed annuncia a Scrooge la visita di tre spiriti, che spera potranno cambiare il suo animo, evitandogli che, alla sua morte, gli tocchi la stessa fine.

Nonostante il protagonista non creda agli spettri, che, proprio come il Natale, "sono solo una sciocchezza", uno alla volta tre fantasmi vanno a fargli visita: sono gli Spiriti del Natale passato, del Natale presente e del Natale futuro. 
Grazie a questi spettri, Scrooge può ricordare cosa è accaduto nel passato che lo ha reso la persona che è nel presente, e tentare di cambiare il suo comportamento, per il futuro.

Accompagnati dagli spiriti, anche noi, leggendo il romanzo, ricorderemo che non servono i soldi per regalare sorrisi e gioia, che tutti siamo stati bambini, che amano il Natale con semplicità, e che siamo ancora in tempo per cambiare il nostro futuro.

La bellezza di questa storia è che riesce ad essere attuale nonostante siano passati quasi due secoli da quando è stata scritta, e ci ricorda che è nelle piccole cose, quelle che non necessitano di molti beni materiali, che ritroviamo lo spirito del Natale.

Sento proprio che ho bisogno di quella cioccolata calda.... ;-)
Alessandra

Con l'occasione volevo anche dirvi che sono (finalmente) anche su Facebook: seguitemi e cliccate Mi piace sulla pagina https://www.facebook.com/daisygarden.to :-D

6 commenti:

  1. Grazie per essere passata da me, hai un bel blog complimenti! Mi sono aggiunta anche io tra i tuoi follower :)

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  2. L'aria prenatalizia inizia a farsi sentire :)

    complimenti per il blog, mi piace tanto la grafica. Ci siamo unite alle tue followers

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  3. Ciao sono Eva di TruccatiConEva e arrivo da October Linky Party di Calendula e Camomilla. Mi ha fatto piacere conoscere il tuo blog!

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  4. Cara Alessandra,

    ho recentemente ricevuto il Liebster Award.
    Adesso passo il premio a te che spero accetterai.

    Leggi il post
    http://coccolatime.wordpress.com/2013/10/01/liebster-award/

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  5. corro a seguirti anche su facebook!!!^_^..adoro questo libro...bellissimo!!non mi stanco mai di leggerlo..è il significato vero del Natale!!!^_^

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